lunedì 22 ottobre 2012

2012 - Bit e BYTE bitte



SVUOTO la quantità in gesto di struttura. 
Non scrivo lineare. 
Scrivo LINEARE e 
premo INVIO in pacchetti  e codici. 
Per pochi bit. 
Di parole e senso. 

BYTE. Alterano spazi e piazze. 
Nessi sconnessi. Deviazioni. 
Lavori  in corso nutriti di colore.  
ZIPPATI germinanti in cerca di erezione. 
Passi scompaginati senza rilegatura. 
Appunti in dispersione a fare. 
WWWiki Scraps confusi.

E posto ai posteri sfrucugliar di parole che sottenda giochi alti ed altri, che a specchio prendano colore.
Non posso dire quanto l'imbalsamatura in BYTE le improverischia in verità, inconsistenti e fatue, anzi famieInfamie di ubriacatura a tasto, su cui calare velo e non ribalta, che ne ribalti il senso gioco in false verità, colate ai posteri ma già scollate. Dal dirsi ragionevoli. Dal senso unico alternato ormai alterato nel sapersi altrove a diffusione. Ping pong privato deprivato di origine certificata, che cerca e trova gusto di rimbalzo in altre pareti.
E sposto. Bisturi a freddo, senza il contesto che ha tagliuzzato il testo in lacci liberi dai fori in cui erculearsi a stringere pensieri e un dire che abbia senso costruttivo o di ordine alfabetico. BYTE da registro, indice, archivio. Dimmi tu. A cui so di dar diletto a stomaco incauto e senza marciapiedi cavalcante glamour in polveri sottili, di smog e strisce opposte ai semplici pedoni.  Pedine. On line. In gioco di parole senza il ruolo del dire. Suolo di porte in link saltellanti, tra sinapsi e sintassi, lanciando sassi alle vetrine e merletti in fuga da tomboli e tromboni senza spartito condiviso. Ora. E qui. Butto i dati in pixel e non rileggo. Non rinnego e firmo. 
rf - ottobre 2012                   
(appunti per l'evento a Spazio ISOLO -Verona)