martedì 10 gennaio 2012

2008 - Auszug aus dem Paradies.


raffo for  “European Mirabel Company” in Kleinsassen

Auszug aus dem Paradies.                        
La “Cacciata dal Paradiso” è la babele terrestre, la Babele Mediatica.
E’ la fuoriuscita dalla cornice e dalla tela, luoghi appartenuti a tutti coloro che si interrogano sul “vedere”, e che davano loro identità sociale riconoscibile...

Noi avevamo Mirabel come Paradiso, come luogo privilegiato d’incontro e di discussione.
La Pittura aveva la tela come Paradiso, come luogo privilegiato d’incontro e discussione.

Ma da tempo il “luogo sacro” è esploso e il concetto di Arte ha inglobato l’intero senso del vivere e del comunicare. Gli artisti indagano il proprio frammento di universo e non ha più senso cercare un linguaggio comune, ma solo l’autenticità di espressione, l’urgenza del dire: spaesati si guarda al proprio e all’altrui sentire in cerca di un’identità comune, per accorgersi che il vero valore è ora la pluralità e la differenza poste a confronto.

Il mio Paradiso Perduto è la “dannazione-libertà” di un viaggio continuo e senza risposte certe, tra le dimenticanze di un vivere senza pause d’ascolto.
Lavoro sul linguaggio disperso, preso a calci come una vecchia scatola vuota, rannicchiato agli angoli della metropoli come un senzatetto invisibile. Strappo alla città le sue apparenze di gaio colore, gli accattivanti imballaggi del consumo, messaggi, segnali, pubblicità, storie di inutile accumulo.
E ad ogni nuova mostra prendo spunto dal luogo fisico in cui mi trovo o dal dialogare con gli altri artisti, per ricostruirne un frammento attraverso concrezioni, installazioni, torri informatiche, cariche di tutti i linguaggi della Babele dell’Arte, e prive di risposte univoche.  Il mio lavoro diviene il luogo stesso di “cacciata” da ogni paradiso protetto, un viaggio solitario e allo stesso tempo comune a chi ama perdersi per ritrovarsi.

Non c’è una mèta precisa in questa deriva d’incontro e lontananza. Ognuno si permea del proprio credo artistico, e quando le traiettorie s’incontrano nuovamente ci si pone in ascolto degli altri linguaggi e del loro grido di “Abbandonati al Fluire” senza le sponde protettive della “cornice-paradiso”, il luogo magico “preposto e identificante” in cui l’Artista nel tempo si è cercato lasciandovi tracce della sua visione del vivere.    raffo - 2008